Masci: anche in Emilia-Romagna arriva una donna

Domenica 14 febbraio si è tenuta, presso la sede scout della Comunità di Castel S. Pietro Terme (BO), l’Assemblea Elettiva per l’elezione del nuovo Segretario Regionale dell’Emilia-Romagna. Claudio Bissi era, non solo al termine del secondo mandato, ma anche dimissionario in quanto eletto al Consiglio Nazionale. Da un po’ di tempo c’era in regione una brezza nuova, foriera di cambiamento; si ventilava la candidatura di una donna al Segretariato.
Così dopo due mesi di “campagna elettorale” e di incontri promossi dai due candidati, Nedo Pivi e Vanda Sansovini, si è giunti alla sfida finale: le elezioni. Meno male, perché proprio non se ne poteva più. La partecipazione è stata massiccia con più di 294 votanti (deleghe comprese) e 24 Comunità presenti.


Il risultato è stato eclatante perché per la prima volta la nostra regione ha designato ed eletto una donna: Vanda infatti, della Comunità Forlì 6, ha vinto con 213 voti, sbaragliando Nedo che si è fermato a quota 79. Ci sono state anche ben due, e dico due, schede bianche. A Nedo va comunque il nostro grazie per essersi messo in gioco nell’offrire il suo servizio al Movimento.
Così anche la nostra Regione, dopo il Trentino-Alto Adige ed il Lazio, ha seguito la “strada rosa” che era già stata intrapresa da altre Regioni.
La giornata non si è però limitata alle semplici operazioni di voto, ma ha visto anche l’approvazione del bilancio dell’anno trascorso ed una rettifica procedurale al Regolamento regionale. All’Assemblea hanno portato il loro saluto il Sindaco della città ed il nostro Segretario Nazionale, Alberto Albertini che ci ha spronato ad una “rivoluzione copernicana”, ovvero per quale sfida al futuro ci dobbiamo preparare: solidarietà verso il prossimo, soprattutto accoglienza allo straniero, attenzione all’ambiente, difesa della legalità e dell’etica pubblica; in poche parole “cosa possiamo proporre e offrire ai nostri nipoti”. Un grazie anche a Lorena Accollettati, nostra responsabile internet e del sito, che ci ha tenuto su con la proiezione di diapositive.
La S. Messa è stata concelebrata da S.E. mons. Ernesto Vecchi, Vescovo Ausiliare e Vicario Generale della Curia di Bologna, dall’A.E. regionale, p. Giovanni Bertuzzi O.P. e da mons. Silvano Cattani, Parroco di Castel S. Pietro.
Dedito invece ad un altro importante servizio spirituale era p. Sergio Parenti O.P. che si è messo a disposizione di tutti i fedeli per le confessioni.
Nel pomeriggio poi padre Giovanni ci ha parlato del valore e dell’importanza dei “laici nella Chiesa e nella società a 50 anni dal Concilio”. Il nostro AE ha preso spunto dall’evento tenutosi nell’Aula Magna dell’Università con il Cardinal Ravasi, “Il Cortile dei Gentili”, ovvero
un’esperienza di dialogo tra laici credenti e non credenti, citando l’enciclica “Lumen Gentium” che aveva definito la Chiesa “popolo di Dio” assegnando ad ognuno di noi il compito di essere profeta, sacerdote e re: questo grazie al battesimo. Concetto ripreso in maniera mirabile dal quel grande teologo che è papa Ratzinger nella sua “Deus Caritas est”. Ognuno deve farsi profeta ovvero deve diventare testimone della parola di Dio e deve trasmetterla e promuoverla. E ognuno sia sacerdote, in quanto consacrato dallo Spirito Santo, cioè chiamato a portare la vita di Cristo nella vita di tutti i giorni. Tutte le sue azioni, preghiere, la sua vita, il lavoro, se compiuti nello Spirito, diventano sacrifici spirituali graditi a Dio.
Infine sia partecipe al servizio regale, come lo fu Cristo. Ciò significa vivere la regalità come servizio, come carità e come solidarietà.
[Articolo di Franco Parrini – Incaricato stampa MASCI E-R.]

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