Resoconto Cambuse Critiche 2011 e una lettera arrivata al Galletto

Sul Galletto parliamo spesso di commercio e consumo critico. Nell’ultimo numero di giugno 2011 su PARTECIPAZIONE ATTIVA abbiamo raccontato l’esperienza delle CAMBUSE CRITICHE in regione Emilia Romagna e abbiamo parlato di GAS (Gruppi d’Acquisto Solidali).
Di seguito facciamo un bilancio dell’esperienza di Cambuse critiche dopo i campi e route estive e volentieri pubblichiamo una lettera ricevuta sul tema della PRODUZIONE SOLIDALE.

RESOCONTO CAMBUSE CRITICHE
La rendicontazione è tutta online sul sito dedicato, l’iniziativa ha coinvolto 11 gruppi e ha permesso che € 2.591,29 fossero spesi dai gruppi e unità scout per acquistare prodotti a km.0 o biologici o equosolidali senza gravare eccessivamente sulle quote dei campi. Sul sito di Cambuse Critiche trovi le informazioni per contattare lo staff nel caso voglia fare tua l’esperienza, portandola avanti come clan o come gruppo.

LETTERA

Gentilissima Redazione del “Galletto”, ho letto con piacere sull’ultimo numero del Galletto due articoli di Roberto Ballarini e Betti Fraracci su consumo critico e gruppi GAS.
Gestisco un’azienda agricola da oltre 27 anni. Negli anni ottanta ho organizzato una delle prime Assemblee in regione sul biologico, da quasi 40 anni sono scout. L’iniziativa è lodevole, da tempo “mondo scout” e consumo critico affrontano temi comuni.

Noto purtroppo però che quasi sempre a parte la voce dei GAS (iniziative abbastanza recenti in Italia) e grosse catene legate al consumo equo/solidale, poco spazio si da a chi è la prima “vittima” di un consumo non etico e sano e cioè il PRODUTTORE; anch’io sono un fornitore GAS, (ben 14) spesso però noto “stereotipi” sbagliati come certificato bio = prodotto sano!

Dietro alle certificazioni spesso si celano truffe fatte sia da “colleghi agricoltori” sia da enti certificatori, che guadagnano fior di soldi per fornire “carta” che in molti casi ha poco valore al fine della tutela della salute del consumatore finale. Molte colture poi sono difficilmente producibili in bio ad oggi per via di nuove patologie fungine e animali; spesso molti prodotti a lotta integrata sono migliori e più sani dei bio.
La strada aperta dalla vs. redazione per parlare di questi temi è corretta, ma ripeto si dia voce in primis a chi produce, in molti auspicano più gruppi di Produttori solidali che di consumatori solidali, purtroppo i primi stanno scomparendo (in Italia l’età) media degli agricoltori e’ 68 anni,va da sé che il futuro non può essere roseo) se perdiamo la vita nei campi, finisce una parte fondamentale della ns. esistenza.

Faccio i complimenti a voi e alla Redazione per il nuovo “Galletto”.

Marco Cassani “Catch” Casalfiumanese (Bologna)

Scout dal 1972. Sono Coltivatore diretto da 27 anni, gestisco un’azienda in Comune di Casalfiumanese (Bo) ho prodotto ogni tipo di frutta in passato (pere, pesche, mele, prugne, albicocche ) ore però mi sono specializzato nella coltivazione di albicocche di qualità in una zona come la Valsellustra costituenda zona dell’IGP dell’albicocca. Sono fornitore di 14 GAS. Ad inizi anni ottanta ho organizzato una delle prime conferenze sull’agricoltura biologica in Emilia Romagna. Sono fornitore di albicocche x succhi di frutta (marchi Yoga, Derby e Valfrutta).

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