Convegno Assistenti Ecclesiastici 2016

Giovedì 5 maggio 2016 a Modena, presso la Parrocchia di S. Paolo apostolo, si è svolto il terzo incontro regionale degli Assistenti ecclesiastici dei gruppi scout AGESCI dell’Emilia-Romagna sul tema di come annunciare e proporre, nelle varie fasce d’età, la figura di Gesù Cristo vivo, sfruttando la pedagogia e gli strumenti del metodo scout.

Due relatori di eccellenza hanno animato la riflessione che ha aperto il confronto:

S. E. mons. Erio Castellucci, Arcivescovo di Modena-Nonantola, e il prof. Marco Tibaldi, direttore dell’istituto di Scienze Religiose “Santi Vitale e Agricola” di Bologna.

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Uno dei relatori, S.E. Mons. Erio Castellucci con don Stefano Vecchi, Assistente regionale

Il primo relatore ha sviluppato il tema del convegno da un punto di vista teologico, mentre il secondo ha ampliato la riflessione da un punto di vista pastorale e pedagogico.

Oltre 70 Assistenti ecclesiastici Agesci, insieme a circa 20 Capi scout, hanno partecipato e contribuito al Convegno. Le linee guida delle relazioni iniziali sono state approfondite e concretizzate in gruppi di lavoro che si sono concentrati sulle caratteristiche specifiche delle diverse fasce d’età dei ragazzi, sugli strumenti del metodo e sull’attitudine di questi a consentire l’esperienza dell’incontro con Gesù. Il confronto, avvenuto in un clima molto positivo di scambio e confronto di esperienze e buone prassi, ha permesso di raccogliere stimoli alla riflessione educativa ed ecclesiale, scambiare opinioni e alimentare il confronto su una tematica centrale nell’educazione alla fede, permettendo l’incontro nell’ambito di una più ampia realtà di cui l’associazione scout fa parte.

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Il tema principale dell’incontro nasce da una riflessione intorno alla visione attuale della figura del Cristo tra i giovani. Se chiedessimo infatti ai nostri ragazzi chi è per loro Gesù, che cosa risponderebbero? Probabilmente che fu un coraggioso personaggio del passato da ammirare e imitare, oppure un filosofo che ha influenzato il pensiero umano, un testimone, un perseguitato per le sue idee, un rivoluzionario… La percezione sembra essere quella di una figura del passato a cui si riconosce grande statura morale e con una forte connotazione positiva, ma che resta relegata alla storia e non piuttosto una realtà presente qui, oggi, che agisce nel nostro quotidiano, che si può incontrare viva nella Chiesa.

Questa riflessione tocca le basi del nostro essere cristiani e orienta in modo fondante tutto il cammino di fede. Si è quindi valutato chi è il Cristo che presentiamo con le nostre proposte di catechesi, come possiamo avvicinarci maggiormente a una figura di Gesù, Dio vivo, come concretizzare anche in linee operative che aiutino Capi e Assistenti ad essere più incisivi nel campo dell’educazione alla fede. L’annuncio di Gesù Cristo ai giovani deve portare, a una fede celebrata, professata, praticata e pregata, partendo dalla situazione del ragazzo e dalla sua maturità. L’incontro con Gesù avviene concretamente attraverso la vita comunitaria e le relazioni, elementi su cui lo scautismo è capace di costruire occasioni di grande valore.

Questo incontro eredita l’esperienza di una serie di eventi durante i quali annualmente l’Agesci Emilia-Romagna si è interrogata sui suoi percorsi educativi con la Chiesa e nella Chiesa. Sull’onda del

crescente interesse manifestato negli anni scorsi si è voluto confermare il modello del convegno con l’intento di estendere la cerchia e la ricchezza del confronto.

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